La vendetta si serve calda
Quattro giorni prima, per la 18ma di Priméra Division, il Sevilla (ultimo in classifica) aveva ospitato e battuto senza discussione i Blancos (3-2, grande sorpresa). Lo schiaffo è doloroso, ma la possibilità di restituirlo con gli interessi è immediata. L'andata dei quarti di Coppa dei Campioni si gioca al Bernabéu: dal sorteggio è messo in tabellone un accoppiamento 'incestuoso'. Ma non c'è fratellanza tra i due XI, e quelli del Madrid sono assatanati. Lo è, in particolare, Alfredo Di Stéfano. Ne segna quattro, e il Sevilla abbandona eventuali sogni di gloria in Europa.
Cineteca
1985
Staffetta tra i pali
Nel tepore invernale di Alicante, la Roja ospita in amichevole la nazionale finlandese. Va ben preparata una delicatissima sfida con la Scozia - il rischio di non andare in Messico è alto, dopo la batosta subita ad Hampden Park a novembre '84. Arconada, capitano di lungo corso, comincia a mostrare segni di logoramento. Così, nel secondo tempo, dagli spogliatoi sbuca al suo posto Zubizarreta, portiere della Real Sociedad. Sbucherà dagli spogliatoi di tutti gli stadi del mondo, con quella maglia, fino al 1998. Farà il record di presenze, battuto solo dal suo (non immediato) successore: Iker Casillas.
Pelé vuole il regno dell'Africa
Naturalmente non si tratta di Edson Arantes, ma del ghanese Abedi Ayew, noto però al mondo col nome di Abedi e il soprannome di Pelé. I suoi anni migliori vanno dal 1991 al 1993. E' il miglior giocatore del continente nel '91, è titolare del Marsiglia nel '93 (quando l'OM fa sparire la Coppa dei campioni sotto il naso dell'imbattuto Milan), e in mezzo, nel '92 e a suon di gol, trascina la sua nazionale fino all'ultimo atto della Coppa d'Africa. Nella semifinale, contro la temibilissima Nigeria, il Ghana è sotto di un gol: Pelé avvia la riscossa e trascina i compagni in una finale attesa da dieci anni.