1943
Impetuoso Livorno
L'Ardenza è stracolmo. Il Livorno (nella foto, in una formazione della strepitosa annata 1942-43) riceve da primo in classifica (già!) il Torino, determinato a fare vedere "che è e si sente forte, che ha polmoni doppi e garretti d'acciaio. Un Livorno che, raffigurato come una giovane triglia guizzante, è, invece, un mastino dai denti aguzzi, pronto a mordere e a lasciare il segno" (Luigi Cavallero). Il Livorno azzanna il Toro, lo morde, lo strapazza nel primo tempo. Reclama rigori, lamenta ingiustizie, spreca occasioni. La linea difensiva dei piemontesi non è ancora quella leggendaria, ma tiene. Lentamente, la baldanza dei toscani si spegne. Hanno dimostrato quello che dovevano dimostrare, in fondo. Zero a zero. Ne approfittano la Juve e l'Ambrosiana, che dispensano cinquine alle provinciali. Ma il campionato, si sa, è sempre e ancora molto lungo.
1870
Pedatorum pater multorum
A Nottingham nasce Herbert Kilpin. Entro la fin du siècle avrà già fondato un club calcistico a Torino e poi, appena trasferitosi a Milano, avviato il Milan Cricket and Football Club. Del proto-Milan è giocatore, capitano, allenatore. Ci mette poco a vincere lo scudetto. Anzi, ne vince tre (l'ultimo, solo da anziano pedatore, nel 1907; probabilmente vanta un record assoluto: tre titoli vinti in sole ventisette partite disputate). "We are a team of devils. Our colours are red as fire and black to invoke fear in our opponents!", è la frase a lui da sempre attribuita.
ProfiloDispetto gallese
Ramsey l'antipatico vorrebbe zittire le cassandre vincendo il mondiale del '74. La Germania gli ha già portato fortuna una volta, no? Ha solo un problema. Riuscire a qualificare l'Inghilterra per quel torneo. Ci sono solo due avversari (Galles e Polonia), di valore considerato modesto. Ma a Wembley non va oltre un pari contro il Galles che costerà carissimo nella psicologia del girone. Uno a uno, e bolletta emessa da John Benjamin Toshack (nella foto). Piaccia o meno, gioca nel Liverpool, come il portiere degli inglesi, Ray Clemence.
Ultimo giro per la Germania dell'Est
L'annuario calcistico mondiale del 1990 è l'ultimo a registrare dati relativi alla nazionale di calcio della Germania Est. Un anno senza gloria e, per i tedeschi al di là del muro, senza mondiale. Saranno solo inutili test-match in funzione di altri inutili test-match. L'anno agonistico inizia a Kuwait City, in un triangolare pubblicitario cui partecipa anche la Francia. Per Eric Cantona, ancora giovane e ambizioso (nella foto), una buona occasione per fare esperienza e avanzare coi gol nel ranking di Eupalla. Doppietta, e spazio nel tabellino anche per il di lui più giovane Didier Deschamps.
2010
Il derby di Mou
L'Inter vince due a zero, vola in classifica. Ma è nervosa oltre il lecito. Due espulsi (Lucio e Sneijder), gesti e gestacci in panchina. "Questa partita l'avremmo potuta perdere solo se fossimo rimasti in sei, per regolamento. Per fortuna siamo rimasti in nove, ma avremmo vinto anche in sette", sbruffoneggia il portoghese. Sente puzza di marcio, e non le manda a dire.