26 gennaio

1884
Scotland's march

Prende il via la prima edizione della British Home Championship, torneo annuale che doveva sancire l'egemonia calcistica tra i confini della Gran Bretagna, ovvero dell'universo mondo. Iniziano Scozia e Irlanda, che non si erano mai incontrate in match ufficiali. Si gioca a Belfast, il pubblico è scarso, e la Scozia (che vincerà la competizione: a sinistra l'XI posa per la foto-ricordo) passa agevolmente: cinque a zero. Il primo gol lo segna James Gossland, che entra così negli annali. Anzi, ne fa due. Ciò nonostante, non verrà più arruolato nella Tartan Army.
Tabellino

1919
Arriva Valentino

A Cassano d'Adda nasce Valentino Mazzola. "Militava, ignoratissimo, nell'Alfa Romeo. Arruolato in marina, si presenta in prova al Venezia giocando a pieni nudi. Come lo vedono, gli acquistano subito le scarpe e lo assumono per un cocomero e un peperone. Sarà uno dei massimi prodotti del nostro calcio, forse l'interno migliore di tutti i tempi con Baloncieri e Meazza" (Gianni Brera, Storia critica del calcio italiano, p. 183).


1963
Special Birth

Nasce José Mourinho, a Setúbal. Qualsiasi cosa avesse deciso di fare da grande, sarebbe stato un successo (come la foto palesemente chiarisce). Ha scelto il football, che è un gioco, e non è detto che in fondo gli piaccia davvero (anzi). Infatti ha quasi sempre la faccia di uno che non si diverte. Un mezzo sorriso sarcastico lo regala solo se e quando vince, e si capisce che vince solo per se stesso. Pochi come lui, d'altra parte, hanno così mal sopportato le sconfitte. E' uomo di polemiche violente e gratuite, di gesti plateali. Si spera che, invecchiando, migliori. Molti lo amano, altrettanti lo detestano.


1977
La papera del portiere esordiente

All'Olimpico di Roma, in un'amichevole contro il Belgio, Luciano Castellini (portiere dell'ultimo scudetto vinto dal Toro) subentra a Zoff nel secondo tempo; resterà la sua unica presenza in maglia azzurra, e non lascerà un gran ricordo: sua la papera a origine del pur ininfluente penalty che il collega Christian Piot trasformò sullo scorcio di partita.



1992
Senza Pelé il Ghana si spegne

E alla fine Pelé non si prese l'Africa. Squalificato, rimane a guardare i suoi contro la Costa d'Avorio. La partita è mortalmente noiosa, dominata dalla paura di perdere, da esasperato tatticismo, mal governata da un arbitro giudicato tollerante oltre misura. Una di quelle finali che non piacciono agli europei quando in campo ci sono XI di altre scuole e di altri continenti. Finisce senza reti dopo 120', e anche i rigori durano un bel po'. Il dodicesimo è fatale per il Ghana: sfortunatamente lo tira Antonhy Baffoe (nella foto), nativo di Bad Godesberg e pedatore del Fortuna Düsseldorf. Fu 'colpa' sua se Abedi tornò a Marsiglia con un pugno di mosche.