Deutscher Fussball
In Germania, nell'ultimo scorcio dell'800, non si distingueva ancora nettamente il calcio dal rugby. Così a Leipzig, finalmente, i rappresentanti di ottantasei club si riunirono per decidere se valesse o meno la pena di operare questa 'sottile' distinzione. La maggioranza riteneva che fosse giunta l'ora. Nasce così la Deutscher Fussball-Bund (a sinistra, il logo delle origini).
Sito ufficiale | Storia
Il recordman
Si spegne il calciatore che poteva vantarsi di aver giocato quattro finali, e di aver segnato almeno un gol in ciascuna delle medesime. Si chiamava Thomas Cochrane Highet. Militava nel Queen's Football Club Park di Glasgow, il più antico club della Scozia. Erano tre finali di Scottish Cup (più una ripetizione), le prime disputate, e il Queen's (foto) le vinse tutte. Lui era anche un famoso giocatore di cricket.
Compleanno e doppietta
La Francia si prepara alla guerra, ma c'è ancora tempo da dedicare al football. Il Parc des Princes è quasi deserto: di sicuro, la nazionale portoghese non è particolarmente charmant, e c'è ben altro cui pensare. Ma è il compleanno di Désiré Koranyi (nella foto), ungherese naturalizzato, centravanti del Séte campione di Francia. Si tratta della sua terza partita nei Bleus, e si regala altri due gol. E' bello festeggiare così il proprio compleanno. Purtroppo, appena iniziata, la sua carriera internazionale è già quasi finita.
Tabellino | Koranyi (profilo)Triplete santàstico!
Non poteva nutrire molte illusioni, la torcìda del Bahiaço. I suoi beniamini ne avevano buscati già sei nella gara di andata, al Pacaembu. La Taça Brasil era dunque e saldamente nelle mani della squadra detentrice e campione del mondo nonché del Sudamerica: il Santos. Al Fonte Nova, la supremazia fu ribadita, ma si trattò solo di un'esibizione. Chi c'era, ricorda che Pelé segnò anche quella volta. Anzi, ne segnò due. Dei suoi gol, già si faticava a tenere il conto.
Highlights (con tabellino)
Le jour de gloire est arrivé
Battezzato, per aspirazione all'assoluto, Stade de France, il nuovo tempio del football mondiale apre i cancelli tra le maledizioni dei parigini: scioperano i mezzi pubblici e arrivare a Saint-Denis non è un problema da poco. Sparring-partner dei galletti è la Spagna. Il solo gol, tra le zolle imbiancate dal gelo, è però immagine del futuro, visto che lo firma Zinedine Zidane.
La consolazione della rivincita
L'Algeria andrà alla Coppa del Mondo, i faraoni no. Hanno perso l'apposito spareggio. Sono certamente vogliosi di rifarsi nel torneo continentale (che detengono), e l'occasione della rivincita arriva in semifinale. La goleada è sorprendente, e la chiude Mohamed Nagy Ismail Afash, detto Gedo (foto) - che era rimasto a secco solo contro il Benin - oltre il novantesimo: quattro a zero. Gedo giocava nell'Al Ahly del Cairo, e fu il capocannoniere dell'edizione. Umiliati dall'andamento del match, gli algerini lo finiscono in otto.