El Nene
Nasce, a Lima, Teófilo Juan Cubillas Arizaga. Il miglior giocatore nella storia del Perù, per universale riconoscimento. Ci ricordiamo le sue movenze felpate, sulle alture messicane nel '70, quando in una sconosciuta (per noi europei) selezione con la banda rossa trasversale regalava gol ed emozioni. Ne fece uno anche al Brasile, ma naturalmente non bastò. "Teófilo Cubillas es mi sucesor", disse Pelè. Esagerava (come spesso gli è capitato), ma non eccessivamente. Cubillas era una autentica stella del Sudamerica.
Eupallog Pentavalide
1970
L'arte del football
Il buon Saldanha sta cercando di allestire una Seleçao competitiva per il mondiale messicano. Le cose non vanno bene: pochi giorni prima, in un test-match a Porto Alegre, l'Argentina era agevolmente passata: due a zero e bordate di fischi. Rivincita al Maracanã. Pochi i cambi, ma le cose sembrano funzionare meglio. Certo, il Brasil gioca praticamente senza portiere: troppo giovane Émerson Leão, che subentra a Ado; va a farfalle e concede l'uno a uno. E allora entra in scena Pelé. Ha un pallone al limite (fotogramma), indugia con parecchia gente attorno, lo muove, lo mette sul sinistro. E cos'è quella sfera che lentamente si alza, sfiorata appena, ricadendo alle spalle del guardameta albiceleste, dolcemente depositandosi in rete? E' semplicemente arte del futbol. Poesia. Meraviglia.
Tabellino (sub data) | Highlights
1983
O banco 'e Napule
Si spegne, a La Spezia, Enrico Colombari, centromediano di grande valore negli anni '20 e '30 del secolo scorso. Il soprannome gli derivò a motivo di un trasferimento che fece epoca: dal Torino al Napoli per 265mila lire. Prima ancora, aveva giocato nel Pisa, sfiorando addirittura il tricolore. "Nell’America del Sud, regno dei giocolieri della sfera di cuoio, dove si recò in tournèe col Torino, fece colpo: fu considerato, dopo il Boemo Kada, l’uruguaiano Fernandes e l’argentino Monti, il miglior centromediano del mondo, e come mediano prima ancora di Evaristo, Andrade e Gestido" (Leonardo Sfera, Il Corriere dello Sport, 26 febbraio 1953).
Biografia | Carriera in nazionale
Ecco perché i francesi non vennero in Italia nel 1990
Mo gioca ancora nel Nantes. Per pochi mesi, poi tornerà a Glasgow, in fondo è nato lì, è cresciuto nel Partick Thistle, poi è andato a Watford, poi è tornato - al Celtic -, poi se n'è riandato (a Nantes, appunto). Il problema è che, quando tornerà a casa, si accaserà nei Rangers. Il primo grande ingaggio di un cattolico da parte del club, dopo decenni. Per ora, tuttavia, nessuno ancora lo sa - nemmeno lui. E' anche perciò che Hampden Park esplode due volte, cioè ogni volta che - in fuorigioco sospetto (foto) o grazie alla confusione di Bats - il piccolo Johnston punisce i francesi, i quali è difficile che ora siano disposti a stipendiarlo ancora. La Tartan Army verrà ai mondiali italiani, i nostri confinanti galletti (proprio a causa di questa sconfitta) no. C'est la vie.