23 aprile

1959
Dificil y precaria victoria del Madrid

Fu per le semifinali della Coppa dei campioni 1958-59 che il sorteggio tra le quattro rimaste mise l'una contro l'altra due squadre della stessa città. Fu un Derbi madrileño; il Real era campione d'Europa e di Spagna, l'Atlético vantava una specie di wild-card, essendo giunto secondo nella Primera 1957-58. I Blancos dovranno sputare l'anima per venire a capo di un confronto reso più equilibrato dalla rivalidad. Al Bernabéu, intanto, è un due a uno in rimonta, che Puskás fissa dagli undici metri. Vavà, fuoriclasse brasilero ingaggiato dai Colchoneros, il penalty invece lo sbaglia, errore che nell'economia della sfida costerà molto caro. "La verdad es que ha ganado quien ha tenido más suerte. Y a quien más le ha favorecido el árbitro", sentenziò Ferdinand Daučík (foto), entrenador slovacco dell'Atlético. In quegli anni (e non solo in quelli) difficilmente al Real capitavano serate di mala suerte e arbitraggi sfavorevoli.


1969
Gli ex-ragazzi di Matt e i vecchietti del Paròn

Che duello a San Siro! Semifinale di coppa dei campioni, gara di andata. Il Milan ospita i campioni in carica dello United. Affascinanti sfide nella sfida: Rivera e Charlton (foto: si va sul classico), Best e Prati (beat generation), Stiles e Trapattoni (ruvidezze e sudore). E i due condottieri: Rocco e Busby. Il Golden Boy viene rapidamente azzoppato (da Denis Law!), e sostituito da Romano Fogli. I rossoneri ne mettono uno per tempo: Kurt Hamrin (in serata di grazia) e Angelo Benedicto Sormani. I Red Devils sostanzialmente non vedono la boccia, ma lamentano sviste arbitrali e preparano un clima torrido per la rivincita. Intanto, la notte milanese è un festival di clacson e di bandiere.

1975
Fallaron ideas y corazon

Si rassegnino i catalani. La Coppa dei campioni è stregata per il Barça. Neanche quest'anno, nonostante i tre grandi specialisti olandesi, finirà nella bacheca del club catalano, esposta all'adorazione delle masse barcelonistas. Eppure non sembrava un'impresa impossibile, rimontare da uno a due, a Camp Nou, contro il Leeds. Eccesso di gioco orizzontale, a occultare una certa mancanza di idee. Se si escludono i due assi foresti, d'altra parte, la rosa assemblata per Michels è zeppa di modestissimi jugadores. Gli inglesi macinano tutto ciò che riescono a macinare, e Peter Lorimer (di Dundee) dopo sette minuti ha già sfornato una bella e indigesta pagnotta. E' primavera, ma mentre sfioriscono i sogni degli uni, germogliano le illusioni degli altri. "We'll be the champions of Europe", sentenzia Jimmy Armfield, successore di Don Revie sulla panca dei Peacocks. Figuriamoci.

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