4 aprile

1903
L'armata calédone espugna Bramall Lane

Quattro nazioni, dal 1872, si contendono l’ege­monia an­nuale nel calcio britannico, cioè – a sentir loro – nel football di questo e di tutti i possibili mondi. Oggi si gioca, sfide decisive sono in programma. La pode­rosa Inghilterra è attestata a Sheffield, già di prima mattina e da molto lontano si odo­no le cornamuse e quell'orrenda melodia di Brosnachadh Bhruis. Gli albionici se ne infi­schiano del­la sca­ramanzia. Esatta­mente dieci anni or sono aveva­no affrontato gli scozzesi proprio qui, a Bramall Lane. Era solo un test-match, ma fu­rono duramente sconfitti. Perché stupirsi, in fondo. Accadeva, accadrà ancora, e non di rado. Attardata dopo quarantacinque minuti, la Tartan Army rinviene di prepoten­za e di fretta. A mezz’ora dal novantesimo (dunque a un'infinità di tempo dalla fine della partita) Ro­bert 'Bobby' Walker, implacabile cannoniere degli Hearts di Edimburgo, insacca il due a uno. Poi è la solita strenua, indomabile resistenza calèdone. La British Home Champion­ship fi­nisce con tre squadre a pari punti: Inghilterra e Scozia, na­turalmente, ma anche l’Irlan­da. Per regolamento, tutte e tre sono pro­clamate cam­pioni. Meritavano, d'altronde. 
E per i dragoni gallesi avanza qualcosa? Sì, un cucchiaio di legno.


1909
Clube do Povo

Tre ragazzi di San Paolo si trasferiscono a Porto Alegre, siamo ai primi del Novecento. Hanno una smodata passione per il football; forse non  abbastanza talento, bussano ovunque ma nessun XI li accoglie. O forse hanno il torto di arrivare dal Nord. Non si scoraggiano. Fanno da sé. Nasce così un club che vivrà una storia importante, fatta di pochi ma intensi momenti di gloria: lo Sport Club Internacional, appunto, di Porto Alegre.



1948
Passeggiata a Colombes

Monsù Poss porta gli azzurri, cioè sostanzialmente il Torino, a Parigi. Amichevole di routine con i galletti. Alla vigilia, in perlustrazione sul campo di Colombes, il commissario mostra ai suoi uomini la porta in cui nel 1924 Baloncieri fece un gol olimpico e decisivo a Zamora. Decide anche di usare lo stesso spogliatoio di quell'ormai lontanissimo giorno. E' scaramantico, ma non è detto che tema davvero di perdere. Vuole solo caricare la truppa, è tutta gente che di esperienza internazionale ne ha ancora poca. La stampa francese auspica e prevede una vittora che avrebbe eco mondiale. Difatti. Gli azzurri passeggiano: tre a uno.
Cineteca 


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