13 agosto

13 agosto 1967
Parlano i capitani

Alla vigilia di Ferragosto l'inizio del campionato è ancora lontano, ma è tempo di immaginare chi lo vincerà. E chi meglio di coloro che indossano la fascia di capitano nelle squadre più importanti ha diritto di dire la sua? Sentiamoli un po'.
Tino Castano (Juventus, squadra detentrice): "Noi partiamo con il proposito di difendere lo scudetto meglio che possiamo. Non essendo mutata la ossatura-base c'è il vantaggio di avere un anno in più di esperienza. Ciò significa che il nostro gioco può ulteriormente migliorare e che, di conseguenza, il rendimento sarà maggiore". Giusto!
Mario Corso (Inter, capitano che subentra a Picchi, silurato da HH): "Favorite per il titolo vedo ancora l'Inter, la Juventus, il Bologna, il Napoli, la Fiorentina. L'Inter comunque non può snagliare per la seconda volta consecutiva". Infatti ...
Picchi (Varese, già): "L'Inter non può perdere, perché con un tale parco di giocatori non si può perdere il campionato". E' vero!
Sivori (Napoli): "Vedo in lotta la coppia Inter-Juventus, con la coppia Napoli-Bologna di rincalzo". Logico!
Frustalupi (Sampdoria): "Circa la lotta per il titolo, vedo in lizza la Juventus, che non ha cambiato molto ma è sempre un'ottima squadra".
Cella (Atalanta): "Per lo scudetto indico due squadre: l'Inter ed il Torino". Forza Toro!
Pascutti (Bologna): "Il Bologna è sempre forte ed avrà - anche quest'anno - il ruolo consueto: quello di terzo incomodo tra Inter e Juventus". Sempre dura far fuori il Bologna, giusto.
Giagnoni (Mantova): "Quest'anno credo che la lotta in cima alla classifica non avrà nuovi protagonisti". Difficile, effettivamente.
Ferrini (Torino): "Non avendo il durissimo impegno della Coppa dei Campioni, l'Inter può concentrare tutti i suoi sforzi sul campionato. Pertanto, è la favorita numero uno". Pole position per i nerazzurri!
Rivera (Milan): "Penso che le grandi squadre debbano essere considerate tutte sullo stesso piano, con un leggero margine di vantaggio per il solo Bologna". Davvero minimo.
Ecco, hanno detto la loro. Ad futuram rei memoriam.