Gareca e Careca
Di diverso tengono senz'altro l'iniziale del cognome. Di diverso c'è che uno è argentino e l'altro brasiliano. Ma cosa accomuna Gareca e Careca? Almeno due cose. La prima è semplice: entrambi giocano al centro dell'attacco, entrambi hanno una vocazione per il gol più che discreta. Evangelizzano difensori e portieri con discorsi rapidi e ragionamenti inconfutabili. Oggi, per esempio, al Monumental di Baires, imbiancato di carta come ai tempi del mundial, hanno tenuto le loro prediche. A dire il vero, Careca non aveva discorsi da fare, del resto chi starebbe ad ascoltare un brasiliano da quelle parti? Invece Gareca è stato strepitoso, perché quando ha scambiato due parole e un pallone col Burru, ha subito scagliato una maledizione biblica alle spalle di Leão, e la messa è finita lì. Dicevamo di due cose in comune. Già. Tutti e due hanno giocato col Pibe: Gareca a inizio carriera, i tempi del Boca, e Careca - si sa - qualche anno dopo, ai tempi della MaGiCa.