La stagione che iniziò con la finale di Coppa Italia
Non è la prima volta ma di sicuro è stata l'ultima. Capitava lo stesso, all'epoca, per la Coppa delle Fiere. Cioè che la finale si giocasse a distanza di parecchio tempo (anche di anni) dall'inizio del torneo. Come se, in fondo, a nessuno importasse, prima venivano partite più importanti. Così fu, dunque, per la Coppa Italia nella stagione 1964-65. Il campionato era finito il 6 giugno, il 9 giugno si giocarono le semifinali della Coppa (in gara unica), poi i pedatori di grido trascorsero una ventina di giorni in nazionale, poi andarono in vacanza. E così, il rendez-vous tra Inter e Juve fu rimandato al 29 agosto, una partita di rodaggio prima dell'inizio della Serie A. Occhio, però. L'Inter ha una grande occasione. Può fare tripletta. E' campione d'Italia e d'Europa, se cuce anche lo scudetto rotondo sulla maglia corona un dominio senza precedenti. Si gioca all'Olimpico. Peccato solo (scrive Monsù Poss) che l'incontro "venga disputato in notturna. Le partite che si disputano alla luce artificiale recano sempre in sé un elemento di irregolarità. Nulla al mondo può imitare la luce del sole, nulla la può sostituire". Sì, lo sappiamo, sulla questione lui è un po' fissato, gli impianti di illuminazione montati in quasi tutti gli stadi sono opere del diavolo. Ma un pronostico, Monsù? "L'Internazionale dichiara che le partite amichevoli disputate finora in questo inizio di stagione non hanno visto la squadra impegnarsi con grande serietà. Questa dovrebbe essere la prima prova che l'undici neroazzurro gioca nella stagione con grande impegno e decisione. Anche questo è cosa da vedere. Nemmeno la Juventus ha fornito finora la prova di trovarsi in gran forma. Non ha subito risultati disastrosi, questo no, ma troppo convincente non lo è stata nemmeno". E dunque? "Arbitro dell'incontro sarà D'Agostini di Roma. Il calcio d'inizio verrà dato alle ore 21. La partita verrà teletrasmessa, eccezion fatta per la zona di Roma. Il cielo è sereno nella capitale e la temperatura piuttosto elevata". Non si sbilancia, insomma. E anche noi, stavolta, non azzardiamo previsioni.
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