L'ala destra del Botafogo
Torna in campo il Brasile, dopo più di un anno; dopo quel rissoso e perduto match contro l'Ungheria a Berna, nei quarti di finale della Coppa Rimet. E' dunque qui, naturalmente all'Estádio do Maracanã, che inizia la lunga e gloriosa rincorsa della Seleçao. Nessuno lo sa, ma l'era delle delusioni cocenti è finita; l'infinita epopea delle attese tradite è alle spalle. Per giocare, ci s'inventa una Taça: quella intitolata a Bernardo O'Higgins, leggendario 'patriota' cileno. Brasile e Cile dunque, allestiscono due partite in pochi giorni. Zeze Moreira cambia un po' di uomini rispetto a quel pomeriggio elvetico, ma non tantissimi. I pedatori vengono quasi tutti dalle squadre di Rio, per lo più dal Fluminense; ma nessuno è lasciato da solo senza un compagno di club. Manca l'ala destra - era Julinho, appena emigrato a Firenze -, e dunque Nilton Santos, uno dei reduci, sarebbe nell'undici di partenza l'unico del Botafogo. Manca l'ala destra e manca uno del Botafogo. E la scelta cade su un esordiente: Manoel Francisco dos Santos, alias Garrincha.
Tabellino (sub data)