20 settembre


1900
Esibizione calcistica alle Olimpiadi

Al Vélodrome Municipal di Vincennes (Parigi) si giocò la prima partita di calcio nelle Olimpiadi dell'era moderna. In realtà, il menu originario prevedeva un insipido match tra francesi e svizzeri, ma gli elvetici non mandarono nessuno con maglietta calzoncini e scarpette, e così la selezione del paese organizzatore dovette vedersela con gli inglesi. Con i maestri, insomma. Un guaio, in sostanza.
Non esageriamo, tuttavia. Non erano vere rappresentative 'nazionali', ma sgangherati club amatoriali: il Club Français di Parigi (foto) da una parte, l'Upton Park di  Londra dall'altra. Inoltre, l'evento non risultava ufficialmente inserito nel programma olimpico. 
Assistono allo storico match non più di cinquecento curiosi perdigiorno, e decoubertianamente gli angli infilano solo quattro palloni nella rete custodita (per modo di dire) da Lucien Paul Noël Huteau, che camuffava ancora il suo ruolo indossando la stessa tenuta dei compagni di squadra.
Nessuno lo sapeva, ma quella partita valse per i vincitori - con riconoscimento postumo - la medaglia d'oro. 




1983
El Feo (Il Cattivo)

“Confieso que no entiendo absolutamente nada de muchas cosas. Pero en el fútbol, en lo mío, digo que no hay nadie que sepa más que yo”. Parole di Ángel Amadeo Labruna, per vent'anni numero 10 del River Plate, La Máquina. Centinaia di partite, centinaia di gol; un uomo passionale, polemico, logorroico, intelligente. Labruna si spegne, a Buenos Aires, il 20 settembre 1983. Era l'allenatore dell'Argentinos Jrs.  Per la hinchada del River è mito assoluto e insostituibile.