27 settembre

1918
The smiling footballer

Se vi capita di passare da Havrincourt, fate una capatina al cimitero britannico; qui riposano i soldati caduti sul fronte, durante la Grande Guerra. Cercate, allora, i nomi di coloro che appartenevano al King's Liverpool Regiment e morirono a Pas de Calais il 27 settembre 1918, e fermatevi quando troverete quello di Joseph 'Joe' Dines. Era un maestro elementare, e un calciatore non professionista; ma fece parte della rappresentativa britannica che vinse l'oro alle Olimpiadi di Stoccolma, nel 1912, e giocò anche qualche partita con la maglia del Liverpool. "He was described as 'the smiling footballer', a thoughtful young man, a commanding half-back and master of the art of dribbling". Lasciate allora per lui, là dove riposa, un pensiero e un sorriso.
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1975
I campioni di un calcio empirico e imparaticcio non sanno domare la renna

"Dove possiamo nasconderci? In un fosso, in un vicolo buio, nella cuccia del cane? Altro che cavalcare la tigre: questa povera Nazionale (senza filtro e di pessimo tabacco) non sa neppure domare una renna". Questa povera Nazionale non è riuscita a cancellare il doppio zero sul tabellone dell'Olimpico, e la renna - cioè la Finlandia - ha fatto vedere i sorci verdi al domatore. Arpino ["La Stampa", 28 settembre 1975, pag. 18] commentava così lo scialbo pareggio. Ma il suo amico Bearzot aveva lanciato l'allarme, i giocatori sono questi, e se la critica supera una certa soglia dovremo aspettare la prossima generazione per avere una squadra decente. Questi giocatori, con poche eccezioni, non sono atleti - sostiene Vecchiet ("siamo troppo indietro come preparazione a livello scientifico", d'altra parte va di moda il totaalvoetbal, che richiede performance fisiche sconosciute al nostro calcio "empirico, imparaticcio", che non sa darsi "una base di studio"). Beh, quasi metà degli undici scesi in campo non avrà futuro in azzurro, per un motivo o per l'altro (Rocca, Roggi, Pecci, Morini, Savoldi). E quelli migliori sono ancora gli anziani - Zoff e Facchetti, per dire. Prendiamo atto e dogliamocene. "Facciamo pena. Ma, asciugata la lacrima, o si lavora o manderemo le pecore a pascolare negli stadi". Il pessimismo di Arpino sarà smentito dai fatti. D'accordo, l'Italia ha fatto pochissima strada nel campionato d'Europa che finirà nel 1976, ma il suo girone (con Olanda e Polonia) era terribile. In fondo al tunnel, tuttavia, ci sarà luce intensissima.