1956
Estadio Américo Guazzelli
Siamo a Santo André, nello stato di San Paolo, ovviamente in Brasile. C'è una partita che vale un trofeo - da poco: il Troféu Independência/Prefeitura de Santo André - e il Corinthians se la vede col Santos. Il Santos domina, alla fine del primo tempo è già in vantaggio per un numero imprecisato di gol.
Non è gran giornata per Zaluar Torres Rodrigues, goleiro del Timão (foto). Ma Zaluar, a distanza di anni, la potrà gustare e ricordare come merita.
Infatti, all'inizio del secondo tempo, nota che al posto di Emanuele Del Vecchio, centravanti santista che lo ha già trafitto due volte, entra un quindicenne. "Ehi bimbo, visto che già vincete largo, quasi quasi ti lascio fare un gol. Chissà quando ti ticapiterà l'occasione", gli dice per scherzo Zaluar Torres Rodrigues.
Buona idea, perché infatti sarà il primo gol segnato, nel giorno del suo esordio ufficiale con la maglia del Santos Futebol Clube, da Edson Arantes do Nascimento, vulgariter Pelé.
E Zaluar, come testimonia la foto, potrà vantarsene per saecula saeculorum.
[Tratto da Michele Ansani, Lenta può essere l'orbita della sfera]
Non è gran giornata per Zaluar Torres Rodrigues, goleiro del Timão (foto). Ma Zaluar, a distanza di anni, la potrà gustare e ricordare come merita.
Infatti, all'inizio del secondo tempo, nota che al posto di Emanuele Del Vecchio, centravanti santista che lo ha già trafitto due volte, entra un quindicenne. "Ehi bimbo, visto che già vincete largo, quasi quasi ti lascio fare un gol. Chissà quando ti ticapiterà l'occasione", gli dice per scherzo Zaluar Torres Rodrigues.
Buona idea, perché infatti sarà il primo gol segnato, nel giorno del suo esordio ufficiale con la maglia del Santos Futebol Clube, da Edson Arantes do Nascimento, vulgariter Pelé.
E Zaluar, come testimonia la foto, potrà vantarsene per saecula saeculorum.
[Tratto da Michele Ansani, Lenta può essere l'orbita della sfera]
1966
Prove d'orchestra
Guardatelo, è nella fila bassa, al centro, confrontate la sua espressione con quella dei compagni di squadra. E' terribilmente seria. Emozionato? Preoccupato? Qualcuno ridacchia; qualcuno sembra disinteressato. Lui no: è assolutamente concentrato. Dell'Ajax, la squadra campione d'Olanda, è - come direbbero gli scout - un 'prospetto' interessante. In realtà è molto di più. Lo si capisce già in questa foto, la sua dimensione - la cattiveria, l'ambizione - è diversa da quella di tutti gli altri. Il calcio olandese non conta nulla - e per qualche anno ancora nulla conterà - sulla scena internazionale; improvvisamente, alla svolta del decennio, ne diventerà la guida, grazie a una nuova mentalità e a una generazione di campioni il cui migliore interprete sarà senz'altro lui: Johann Cruijff. Stasera Cruijff esordisce nell'Olanda, contro l'Ungheria, è la prima del girone di qualificazione per l'europeo del '68. Johann porta i suoi sul due a zero; ma la mentalità, il gioco, l'abitudine non sono quelli giusti, e l'Ungheria pareggia. Sono le prime prove d'orchestra: il totaalvoetbal sboccerà con un l'arrivo di un direttore nuovo e la crescita di altri talenti.