5 ottobre

1957
La Maravilla negra

Quanti soprannomi per lui, e basterebbe questo a spiegare quale incanto e sorpresa avesse destato la sua apparizione sui campi d'Europa. Le footballeur au pied d'or, ma anche Le plus Grand des grands Uruguayens: così fu celebrato dai francesi, che lo videro in azione alle Olimpiadi del 1924. Ma quello di più lunga durata fu e sarà La Maravilla negra: già, perché José Leandro Andrade era un meraviglioso, elegante giocatore di colore, ed era una colonna del favoloso Uruguay, traboccante di fuoriclasse e di energia nuova, che dominò il football per tutti gli anni Venti del secolo scorso. Come accadde a molti giocatori della sua epoca, dopo il pallone ci fu per Andrade un futuro triste. Miseria e abbandono. "Fu trovato morto il 5 ottobre 1957, tre giorni dopo il suo cinquantaseiesimo compleanno, accanto a una scatola di scarpe contenente le medaglie della sua carriera. Bagliori di una gloria fragile che non erano bastati a curare la sua disperazione, ma che Andrade aveva custodito come scintille sotto la cenere, come una dote – la sola rimasta – di un uomo che era stato un eroe del calcio. Il primo dei Due Mondi".
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