La farsa
Sudamericani, virtuosi del pallone.
Capaci di andare in porta con una fitta serie di passaggi - lenti, ma di prima.
In manovra avvolgente.
Come questa: ecco l'ultimo tocco, ed ecco el Chamaco, Francisco Valdés, stella del Colo-Colo, depositare la sfera in rete, con morbida naturalezza (foto).
Gli avversari sono ammutoliti.
Silenziosi.
Assenti.
Letteralmente assenti. Si sono rifiutati di scendere in campo, i sovietici. Su questo campo, il Nacional di Santiago, pieno di militari - è l'estetica di Pinochet - e di prigionieri politici.
Loro, i sovietici, bivaccano sulle alture messicane, attendendo la designazione di una sede diversa da quella 'naturale' per la partita.
Verranno squalificati.
Sono ancora lì, attendono la revoca della squalifica. Prima o poi qualcuno si degnerà di stabilire la data e la sede dello spareggio col Cile, dicono. Il Cile, intanto, sta per scendere in campo contro la Germania, all'Olympiastadion di Berlino, nella prima partita della Coppa del mondo.
HighlightsCapaci di andare in porta con una fitta serie di passaggi - lenti, ma di prima.
In manovra avvolgente.
Come questa: ecco l'ultimo tocco, ed ecco el Chamaco, Francisco Valdés, stella del Colo-Colo, depositare la sfera in rete, con morbida naturalezza (foto).
Gli avversari sono ammutoliti.
Silenziosi.
Assenti.
Letteralmente assenti. Si sono rifiutati di scendere in campo, i sovietici. Su questo campo, il Nacional di Santiago, pieno di militari - è l'estetica di Pinochet - e di prigionieri politici.
Loro, i sovietici, bivaccano sulle alture messicane, attendendo la designazione di una sede diversa da quella 'naturale' per la partita.
Verranno squalificati.
Sono ancora lì, attendono la revoca della squalifica. Prima o poi qualcuno si degnerà di stabilire la data e la sede dello spareggio col Cile, dicono. Il Cile, intanto, sta per scendere in campo contro la Germania, all'Olympiastadion di Berlino, nella prima partita della Coppa del mondo.
[Tratto da Michele Ansani, Lenta può essere l'orbita della sfera]