6 novembre

1968
Il taumaturgo smascherato

E' la prima volta che l'équipe de France viene a Strasburgo, la città che confina con tutti da tutte le parti, per disputarvi un match ufficiale. Ufficiale e importante. Il primo del girone che mette in palio un posto per Mexico '70. Un gironcino a tre: Francia, Norvegia, Svezia. La France contro mezza Scandinavia, in sostanza. Allo Stade de la Meinau scendono oggi i norvegesi. I galletti sono guidati da Louis Dugauguez (foto), l'artefice della miracolosa ascesa del Sedan, che nei suoi anni vinse un paio di coppette nazionali. Miracoli che non ripete con i Bleus. Anzi. Alcune umilianti batoste ne hanno già ridimensionato le presunte virtù taumaturgiche; e il colpo di grazia al suo prestigio lo sferra Odd Iversen, uno dei più grandi interpreti della pedata norvegese all times. E' lui che, a metà del secondo tempo, con prepotente lentezza, entra in area dalla sinistra, si libera di un difensore francofono come fosse un immobile spaventapasseri e poi scaraventa di rabbia col mancino il pallone nel sette. Partita chiusa, e chiusa anche la carriera internazionale di Dugauguez. E, naturalmente, sogni messicani irrimediabilmente infranti per i franceschi.
Tabellino | Highlights


1985
La faida nel deserto

I vetri dello spogliatoio vanno in frantumi, fuori è volata una ciabatta e non si sa di chi sia. Siamo nel ventre del Comunale di Torino, dove si è risolta la prima faida italiana in Coppa dei Campioni. Accoppiate per gli ottavi, Juventus e Verona. Pari senza gol al Bentegodi nella gara d'andata, il ritorno si gioca a porte chiuse, retaggio dell'Heysel. Due a zero per i bianconeri, ma ai veronesi il conto dei rigori dati e subiti torna poco, anzi per nulla. Capita. Gli osservatori sono poco abituati al calcio di vertice in arene deserte. "Senza pubblico il football ci pare un povero sport, dal gesto atletico scarso, un gioco pieno di parole e di parolacce in maniera ora noiosa, ora vergognosa, di finti mali, di urla depistanti, di manfrine. I giusti padroni del calcio non sono i mecenati, gli sponsor, sono i tifosi che lo fanno bello e onesto" (Giampaolo Ormezzano). Mah.