1982
La fugace ricomparsa del Peñarol
Passano più di tre lustri, e si rifa vivo il Pinerolo di Montevideo. Vinta la Libertadores dopo aver eliminato Flamengo e River nel girone di semifinale, i Carboneros hanno un bell'appuntamento a Tokyo con i campioni d'Europa. Come al solito in quegli anni, si trattava di un undici albionico, l'Aston Villa di Tony Barton. Ai Villans tuttavia non riuscì di chiudere il loro trittico (Coppa dei campioni e Supercoppa), perché gli uruguayani dell'epoca, tecnicamente non raffinati, vantavano un pacchetto di mischia difficile da scardinare, guidato dal terribile Victor Diogo. E, davanti, la soluzione dei problemi era spesso affidata a un brasiliano di Porto Alegre, Jair Gonçalves Prates, uno che girava in lungo e in largo il Sudamerica, anche se pochissimo spazio trovò nella Seleçao. In Giappone, fu Jair ad aprire il tabellino, con un gol stranissimo, un tiro dal basso verso l'alto scagliato dalla linea di porta dopo una punizione mal controllata da Jimmy Rimmer. Quel tiro incocciava la traversa, e il pallone rimbalzava forse dentro forse fuori, arrivò un terzo del Peñarol e lo cacciò definitavemnte in porta, ma Goncalves stava già esultando. Una riapparizione sul tetto del mondo estemporanea e nostalgica.
Cineteca