Gaetano e Kritikopoulos
Fossi in te, Gaetano, incrocerei le dita. Già ti tocca prendere il posto di Giacinto - e si dice che lo spogliatoio mugugni di fronte alla rimozione del monumento -, ma come se non bastasse per questa prima partita in azzurro ti troverai di fronte un centravanti greco che non esiste e perciò approfitterà di ogni tua distrazione, di ogni tua incertezza per dare ragione a coloro di cui è l'emanazione. Sai come l'hanno chiamato? Kritikopoulos. Capirai dunque che si tratta solo di un fantasma, un riflesso animato di coloro che, in Italia, ti ritengono inadeguato. Di coloro che attendono solo una tua scivolata impropria, un buco, un passaggio sbagliato per attaccare te e questi due poveri cristi che cercano di tenere su la baracca e di darle un senso - parlo di Bernardini e Bearzot. Mantieni la calma, come al solito. Ci saranno comunque altre, innumerevoli occasioni. Magari non diventerai forte come Beckenbauer - al quale ti accostano i maligni, proprio allo scopo di bruciarti alla svelta -, ma certo diventerai (come lui) un modello. Un giocatore pressoché inimitabile.
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Il centesimo gol
GB Fabbri gli ha dato un saggio consiglio. Gioca alla Di Stéfano, un po' indietro, te lo ricordi Di Stefano, no? Ma certo che se lo ricorda, è un classe '48, da bambino sarà stato uno di cui ha come minimo sentito dire ogni sorta di meraviglia. Così lui, giocando alla Di Stéfano, dopo nove minuti sbuca sul secondo palo, ignorato da tutti, arrivato fin lì in incognito - oltretutto è un piccoletto, non è che di testa la prenda sempre -, e sblocca la partita (foto). Ah, particolare non secondario: è il suo centesimo gol. Cento gol in Serie A non sono uno scherzo. Ha faticato molto ad arrivarci. Sono anni che segna col contagocce. Il pubblico lo applaude. E' il pubblico del comunale, il suo. Veste ancora una maglia bianconera, ma oggi ne indossa una azzurra, la seconda maglia dell'Ascoli. Pietruzzo Anastasi, 31 anni, inaugura la piccola goleada marchigiana di fine d'anno sul campo della Juventus e si toglie una grande soddisfazione. L'avvocato era sceso a salutarlo negli spogliatoi prima del calcio d'inizio. "L'ho salutato con affetto e debbo dire che la cosa mi ha fatto un mucchio di bene". L'avvocato dava sempre la carica ai 'suoi' giocatori.
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Sintonizzarsi o no?
Cosa faccio, mi sintonizzo o non mi sintonizzo, alle 22? Inizia la Copa de Oro de Campeones Mundiales, inizia al Centenario, quale teatro migliore? Scende in campo la storia, amigos. Laggiù però c'è un regime militare, ha perso il plebiscito ma è rimasto in serpa. Mi sintonizzo o no? Oltretutto, tra i Campeones Mundiales non ci sono gli inglesi. Hanno dato forfait, mica è una novità. Peccato: poteva esserci Uruguay-Inghilterra ad aprire, il padre contro la madre del football, è invece c'è l'Olandetta di questi tempi, senza più assi, l'Olanda che non vince più nemmeno una partita, che ha fatto pena agli europei giocati a casa nostra. Mah, non so se mi sintonizzo, anche perché non ho voglia di vedere Mike Bongiorno fingere di commuoversi dagli studi di Canale 5, sì è la prima volta che trasmettono una partita in diretta, qui siamo in Lombardia e che diamine, la rivoluzione è cominciata e non mi va di farmi sommergere dagli spot pubblicitari. Facciamo così. Vado a dormire, e domani guarderò gli highlights in differita, senza pubblicità.