Gli scricchiolii della Benamata
Bello il pomeriggio di San Silvestro sugli spalti di San Siro, non capita di frequente. Oltretutto, è il match dell'anno - chissà se di questo o del prossimo. Inter-Juve, prima e seconda in classifica. C'è il pienone. Si sentono benissimo gli scricchiolii che produce la squadra di HablaHabla. Odore di fine ciclo c'è nell'aria. Per una volta, tra Heriberto ed Helenio, alla fine, quello che dissimula un sorriso soddisfatto sarà il primo, pareggiare questa partita per la Juve (dopo essere stata in vantaggio e avere a lungo e con buona sorte vanificato l'assedio interista alla porta eroicamente difesa da Anzolin - foto) significa acquisire fiducia e concretezza per la seconda parte della stagione. "Chi di contropiede ferisce, di contropiede perisce", diceva Helenio. Così è stato. E anche la fortuna, da sempre sua fedele amica e compagna, sta forse cominciando a stancarsi di lui.Tu, che eri allo stadio quel giorno, appena tornato a casa hai dato uno sguardo alla classifica e hai scrollato le spalle. La Benamata era ancora prima, sì. Fu l'ultimo capodanno in cui la Grande Inter guardò tutti dall'alto in basso.
Tabellino1967
Portieri
Il giorno di San Silvestro del 1967 gli stadi della Serie A erano aperti: tredicesima giornata. In programma partitoni, come Juventus-Inter, Milan-Bologna, Napoli-Torino. Ma i protagonisti più attesi erano due portieri. Non propriamente due assi. Uno era Enzo Matteucci (classe 1933), l'altro Mario Da Pozzo (classe 1939). Il primo - riserva di Battara nella Samp, infortunato - non giocava da una vita, ma era il portiere italiano più battuto: incassava tre gol al giorno, nel filmato della sigla di 'Telesport'. L'altro difendeva i pali del Varese, aveva stabilito il record di imbattibilità quando era l'estremo del Genoa (stagione 1963-64), e in quella stagione, al Franco Ossola, tutti gli attaccanti avversari erano andati in bianco. La facciamo troppo lunga? D'accordo, veniamo al dunque. Enzo contribuiva al buon pari (zero a zero) conseguito dalla Samp a Vicenza. Da Pozzo invece capitola: il Varese vince, ma Gigi Riva, sentendo odore di casa e con tutto il parentado sugli spalti, mette fine alla striscia di Mario.
Vicenza-Samp: tabellino
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