7 dicembre

Bernardus Muller in cerca di varchi
1966
La partita nella nebbia

"Tutti dicevano che avremmo perso, ma alla fine del primo tempo eravamo in vantaggio per 4 a 0. La partita aveva rischiato di essere rinviata a causa della nebbia; nessuna delle due squadre era soddisfatta della visibilità in campo, ma giocammo lo stesso. Massacrammo gli inglesi con la nostra tecnica. Ad Amsterdam finì 5-1 e mi ricordo ancora Bill Shankly, il loro allenatore, sostenere a fine partita che si era trattato di un semplice imprevisto, e che a Liverpool avrebbero vinto 7-0. Questa partita fu molto importante per noi anche perché facemmo abbassare la cresta a Shankly, che sosteneva di non aver mai sentito parlare dell'Ajax (anche se fu più maligno Max Merkel del Norimberga, il quale disse che pensava l'Ajax fosse un detersivo). Fino ad allora non ci conosceva nessuno a livello internazionale. Dopo cambiò tutto" (Johan Cruyff).
Cineteca


1975
Il derby di Sant'Ambrogio

Curioso, davvero. Nella sua pur millenaria storia, il derby milanese si giocò una volta sola il giorno della festa patronale. Appunto, nel 1975. Non per caso.
San Siro mezzo vuoto, le squadre a metà classifica. Rivera marcava visita, i grandi satanassi nerazzurri erano prossimi all'asfissia agonistica, ma la partita - proprio perché declassata a evento da festa paesana - risultò gradevole, i giocatori in campo non si risparmiarono, Giuseppe Pavone (ala destra dell'Inter) ci rimise un ginocchio, Benetti usciva barcollando ma vivo dai tackle che portava e che gli venivano portati, e si dice che Giacomo Libera (subentrato a Pavone) stabilisse in quell'occasione un record difficilmente eguagliabile: un solo pallone toccato nei trentotto minuti che rimase in campo, ma in posizione di fuorigioco.
A testimoniare il declino delle due compagini basterà il nome di colui che sul tabellino incise il proprio nome per primo: Calloni (foto). Già, proprio lui, lo sciagurato Egidio.
Tabellino | Highlights