Il globe-trotter di Budapest
Nasce, a Budapest, Alfréd Schaffer. Gli anni migliori per lui - paradosso del football - coincisero con la Grande Guerra. Furoreggiava negli stadi della Mitteleuropa, e indossò decine di casacche. Un globe-trotter inesausto di reti; giostrò anche per la selezione ungherese tra il '15 e il '19 - quindici partite, praticamente tutte disputate tra Ungheria e Austria, diciassette centri. La maturità e l'esperienza ne fecero un allenatore stimato. Venne in Italia; fu lui a guidare la Roma nell'anno del primo scudetto.
Profilo
1911
Studenti a Praga
I giovani ritratti nella foto hanno palesemente l'aria annoiata. Sono studenti, sono di Spalato ma si trovano a Praga, e stanno concludendo la loro giornata a U Fleků, famosa e antica birreria in centro-città. Pare abbiano appena assistito al derby tra lo Sparta e lo Slavia. Che fare, si domandano? Idea! Perché non fondare lo Hrvatski Nogometni Klub Hajduk Split? Detto fatto. Carta e matita. D'ora in poi si gioca a pallone! Non avrà vita facile, l'Hajduk, a motivo della politica e della storia che attraverseranno irriguardose quello spicchio d'Europa.
Los nervios del Waldstadion
Spagna e Jugoslavia si ritrovano a Francoforte. La posta è alta: prenotare o meno un albergo in terra tedesca per partecipare alla Coppa del mondo. Il torneo di qualificazione ha visto le due squadre chiudere alla pari; parità di punti, parità di differenza reti. Il Waldstadion è un inferno, dai rispettivi paesi sono convenute decine di migliaia di persone. Nervosa e imbrigliata, la Spagna delude. Perde, e non c'è appello. A casa anche questa volta, come nel '70. Il castigatore è Josip Katalinski (foto), grande difensore centrale dello Željezničar di Sarajevo.
2000
L'inviato di Eupalla
Liquidato il Maghreb con sei gol tra quarti e semifinali (tre all'Algeria, tre alla Tunisia), il Cameroon è trascinato da Samuel Eto'o (foto) alla finale di Coppa d'Africa. Si Gioca a Lagos, capitale della Nigeria, contro la Nigeria, imbattuta in casa da secoli. Chi vince, fa il tris di titoli. Match memorabile, due a due (Nigeria in rimonta), si va ai supplementari e poi ai rigori. La spunta il Cameroon, tra le polemiche. Un gol fantasma è stato inviato da Eupalla - sotto forma di penalty non convalidato, ma la sfera era entrata -, affinché anche nell'Africa ingenua se ne conoscano i capricci e i misteri.
- Vedi anche Le partite del 13 febbraio in Cineteca