Una vittoria a buon mercato
Nello 'Stadio di Corso Marsiglia', a Torino, sul campo della Juventus, giocano Italia e Francia. I galletti sono quasi tutti alle prime armi; gli azzurri dicono addio a Renzo De Vecchi e salutano l'ingresso in squadra di Fulvio Bernardini (foto), giovane e promettente centromediano della Lazio. La partita in pratica non c'è, tanto "lacrimevole" è lo stato del football francese, come sanno anche "i picchetti dei corner" (La Stampa). Finisce con una vittoria "a buon mercato" (degli italiani, la più ampia mai ottenuta nei confronti dei cugini: sette a zero).
Tabellino
L'elegante Guido
Si spegne, a Firenze, Guido Ara: esponente tipico della protostoria calcistica italiana; mediano, uomo di lotta e di governo, elemento cardine nell'epopea della Pro Vercelli. La scuola della Pro genera energici lottatori piuttosto che ricamatori: e lui, accantonate le finezze tecniche, "sarebbe poi diventato a sua volta uno scarpone" (Gianni Brera). D'altra parte, "il calcio non è uno sport per signorine", ebbe a dire, stanco delle proteste per il gioco duro che lui e i suoi praticavano. E' un luogo comune dei discorsi sul football, ma pochi saprebbero indovinare per merito (o per 'colpa') di chi lo è diventato.
Misteri balcanici
La Coppa dei Balcani dura tantissimi anni, almeno tre. Partecipano sei nazionali ma - vai a sapere perché - quattro nel primo girone e due nel secondo. Misteri balcanici, appunto. Come che sia, il 22 marzo 1978 nello stadio del Besiktas c'è calcio per palati fini: Turchia versus Romania, nessuna qualificata per il mondiale d'Argentina. La scena, a Istanbul, è quella che di frequente si vede: tempo da lupi, campo ridotto a una palude, i giocatori si impegnano ma spesso invece che il pallone colpiscono le pozzanghere, generando ulteriore confusione. C'è poca gente sulle tribune - logico -, il match è combattuto e si conclude in parità. Sulla panca dei rumeni c'è Pisti Kovács, che dopo i successi con l'Ajax ha provato a fare il CT. Prima in Francia, ora a casa sua. Modesto il materiale umano a disposizione, e zero tituli. Sic transit gloria mundi.