Come il guizzo disperato di un clown
Dopo il mundial messicano torna in campo l'Italia, in amichevole contro la Svizzera, al Wankdorfstadion di Berna. Assistemmo a una delle peggiori prestazioni in azzurro di Gigi Riva. Elvetici in vantaggio dopo un quarto d'ora, vanamente e affannosamente inseguiti dai nostri.
"Perdere a Berna, con una squadra imperniata su di lui, assente Rivera, avrebbe rappresentato un gravissimo rischio per l'avvenire azzurro di Mazzola. Il giocatore aveva avvertito questa responsabilità e ne aveva calcolato i pericoli. Alcune sue titubanze nel primo tempo, la vana ricerca di una valida posizione, le incertezze nelle fasi conclusive, erano forse anche strettamente collegate al suo interiore tormento e alle sue preoccupazioni. E, dalle tribune, le ricorrenti invocazioni a Rivera non erano certamente le più adatte a rincuorarlo. Ma Mazzola ha un carattere ferreo. Non si deprime. E' puntiglioso, un fascio di nervi. Lui sapeva di giocare oltre che per la Nazionale, anche per se stesso. E non voleva perdere" (G. Palumbo). Suo il prodigioso gol che valse il pari a pochi minuti dalla fine: fu come "il guizzo disperato di un clown che vede andare a catafascio tutto il suo spettacolo" (G. Arpino).
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