Il massacro di Forte Italia
Non è detto che i frutti della semina possano essere raccolti immediatamente. La stagione 1987-88 è, per il football italiano, rivoluzionaria. Naturalmente, col senno di poi. E' la prima di Sacchi al Milan. In Europa, il gioco tradizionale dei club non porta più a nulla. Il Napoli è già fuori dalla Coppa dei campioni, el Diego da solo (o quasi) nulla ha potuto contro la Quinta del Buitre. Nelle altre coppe, si stenta. Oggi le milanesi giocano contemporaneamente in casa - l'una a Bari, l'altra al Meazza - il sedicesimo di andata della Coppa Uefa. Nella stessa competizione, la Juve visita il Panathīnaïkós. Nella coppa delle coppe, l'Atalanta vola a Creta, per reggere l'assalto dell'OFĪ. Quattro partite, quattro sconfitte e nemmeno un gol segnato. I peggiori dei peggiori - e il peggio lo dà, come spesso capita, l'Inter, che si genuflette davanti ai finlandesi del TPS di Turku, anche se poi riuscirà a riscattare l'onta. Ohibò. Chi l'avrebbe detto (chi?) che negli anni a venire l'abbuffata di coppe e coppette da parte dei nostri club sarebbe stata senza precedenti e senza seguito?
OFĪ Atalanta: highlights Inter-TPS: highlights
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Panathīnaïkós-Juventus: highlights