Vivian Anderson
Non sono passati tanti anni. Si giocava una partita di Seconda divisione al Brunton Park di Carlisle, e Brian Clough aveva iniziato la sua favolosa avventura sulla panca del Nottingham Forest. Clough chiede al giovane Vivian Alexander Anderson di scaldarsi; dopo un po' lo vede tornare, turbato. Beh? Che succede? "Mi tirano banane, mele e pere", dice il ragazzo. Fregatene, risponde il coach. Già. E' un ragazzo di colore. A ripensarci, ovviamente, viene da ridere - ma neanche poi troppo. Oggi intanto siamo a Wembley, nel frattempo il Forest ha fatto parecchia strada, è campione d'Inghilterra e in Coppa dei campioni ha eliminato, al primo turno, i detentori. I detentori? Sì, il Liverpool, mica storie. Oggi, a Wembley, c'è un'amichevole di lusso, Inghilterra-Cecoslovacchia, i Tre Leoni contro i detentori del titolo di campioni d'Europa. E lui, Viv Anderson, gioca. Titolare. Non era mai accaduto, prima di allora, che quella maglia fosse indossata da un figlio nero del Merry Kingdom.
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