17 gennaio

1926
Piacere, Plánička

Al Motovelodromo di Corso Casale, in Torino, l'Italia affronta la Cecoslovacchia, che secondo la stampa torinese è "la più forte équipe calcistica del continente". Naturalmente, l'argomento è buono per ingigantire un'eventuale vittoria degli azzurri. Infatti. Finì tre a uno, e il migliore dei cechi fu un giovane ed esordiente portiere: František Plánička (foto). "Fino all'eroismo, fino al rischio di averne gli arti e il capo vulnerato. Il senso della posizione e della tempestività hanno brillato in questo giocatore che si è battuto leoninamente. Egli è stato grande. E a lui la sua squadra deve se il bagaglio dei punti non è salito a una numerazione ... iperbolica. Se della sua classe fossero stati i compagni, noi avremmo registrato ben altro risultato. Ma sulla base dei 'se' non è il caso di arzigogolare. Il suo eroismo ha salvato la squadra da una disfatta, non da una sconfitta che non poteva non essere meritata". In effetti, il boemo era destinato ad imporsi come uno dei grandi interpreti del ruolo nella storia del football

1942
Il buongiorno si vede dal mattino?

Ecco che sbuca sul prato Tomás Soares da Silva, col tempo lo chiameranno "Zizinho" (foto). E' il suo battesimo con la maglia della Seleçao, per la quale giocherà più di cinquanta partite. Considerato tra i migliori attaccanti nella storia del calcio brasiliano, sarà anche lui protagonista del maracanaço. Il buongiorno si vede dal mattino? Nel giorno del suo esordio, il Brasile perse due a uno con l'Argentina: all'Estadio Centenario di Montevideo, ed era la seconda partita del Brasile nel Campeonato Sudamericano.



1943
Ultima razzìa al Filadelfia

Nonostante "una superiorità meglio della quale non si può immaginare in una partita di calcio" (Monsù Poss, 'La Stampa'), il Toro viene sconfitto dall'Ambrosiana Inter sul proprio campo. "Metà salamandra e metà riccio, la squadra nerazzurra non brucia al fuoco dell'azione granata e vince con tre reazioni che lasciano il segno (Mario Zappa, Gazzetta dello Sport). Doppietta di Gaddoni (foto), onesto giugadùr e nulla più. Errori difensivi ed errori arbitrali, "ambiente in subbuglio", aggiungono le cronache. Lezione appresa. Fino a dopo Superga, nessuna squadra espugnerà più il Filadelfia.