4 marzo

1967
La remuntada degli Hoops

Per la prima volta, la finale della League Cup si disputa a Wembley. Ci arrivano due squadre separate da altrettante divisioni della Football Association: il West Bromwich Albion milita nella prima, dove naviga tranquillo nel centro della classifica, segnando molto e subendo altrettanto; i Queens Park Rangers si avviano dal canto loro a vincere la terza. Logico che ci sia una favorita. In effetti, il primo tempo è tutto del WBA: doppietta dell'ex, Clive Clark, e - tutti pensano - game over. Ma la seconda parte della gara è una festosa resurrezione degli Hoops: sarà non per caso Mark Lazarus (nomen omen, ala destra, foto) a compiere l'atto finale, mettendo a profitto una serie di topiche difensive dei Baggies e segnando così l'unico gol davvero importante di una lunga ma modesta carriera.
Cineteca

1970
Conigliaro mette Saldanha nei guai

Le cose per il Brasile sono mal messe. La Seleçao è grande favorita per il mundial messicano, e ora arrivano i test-matches decisivi. Si dice vi siano ingerenze politiche; João Saldanha, però, sostiene che, poiché lui non designa i ministri, neppure il presidente Emílio Garrastazu Médici può permettersi di suggerirgli i giocatori da mettere in formazione. Insomma, il clima è pesante, e le due partite contro l'Argentina contano parecchio. L'Argentina, già: per il Messico non si è neppure qualificata, anzi è addirittura finita ultima nel gironcino a tre, con Perù e Bolivia. Da non crederci, ma gli almanacchi parlano chiaro. Com'è andata dunque al Gigante? Per il Brasile, molto male. Zero a due, e Roberto Perfumo assicurò di non aver mai giocato contro un avversario così debole. Saldanha se la prese con Pelé, nientemeno: logico avesse i giorni contati. D'accordo, non vi era nulla in palio se non il prestigio. Ma l'occasione è buona per ricordare il nome di chi realizzò il secondo gol dell'Albiceleste: Marcos Norberto Conigliaro (nella foto, in anni più recenti), quello dell'Estudiantes, che alla Bombonera aveva già infilzato lo United nella Coppa intercontinentale del 1968 e il Milan in quella del 1969. Un bel tipo, non c'è che dire.
1992
L'impresa del Grifone

Dopo le partecipazioni alla Mitropa Cup degli anni '30, le competizioni continentali più importanti non sono mai state frequentate dal Genoa. Il blasonato club si qualifica tuttavia per la Coppa Uefa 1991-92, e fa parecchia strada. Pare arrivato il capolinea quando, per i quarti, dall'urna esce nientemeno che il Liverpool. Ma i rossoblu risparmiano energie in campionato (lo concluderanno praticamente alla canna del gas) e, nel match di andata, si avventano sui Reds; memorabile il missile mancino di Cláudio Ibrahim Vaz Leal 'Branco' (foto), che fissa un due a zero ampiamente difendibile ad Anfield.
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