13 aprile

1966
La vittoria di Pirri?

Per l'andata delle semifinali, il FC Internazionale bi-campione d'Europa va nella tana del lupo che vorrebbe rimangiarsi la Coppa dei campioni: il Real Madrid. In effetti, l'astinenza dei Blancos dura già da cinque edizioni; vero anche che Puskas e Di Stéfano non ci sono più, che Gento è invecchiato. Comunque sia, è una bagarre. Il Real vince di scarto minimo - gol di Pirri (foto); il suo portiere si azzoppa (e non può essere sostituito); alcuni giocatori a fine gara aggrediscono fisicamente l'arbitro (un austriaco), reo di aver palesemente favorito i milanesi. Lui minimizza, dice che non farà alcun rapporto, anche se è stato presi a cazzotti. Santiago Bernabéu, dal canto suo, minaccia di ritirare le Merengues dal torneo: "La Coppa dei Campioni nacque come una competizione ad alto livello spettacolare e tra i migliori clubs d'Europa. Così non si può andare avanti. Io sono spaventato". Mah. La stampa italiana, pur delusa dalla pessima gara dell'Inter e dalle discutibili scelte di Accaccone (Landini per Domenghini: certo, è il catenaccio), rimane molto ottimista. A San Siro il lupo verrà sbranato con facilità. Vedremo.


1983
Pel di Carota

Si spegne, a Hope (Galles), Gerald Archibald "Gerry" Hitchens.  Si affermò nell'Aston Villa - dopo una buona gavetta a Cardiff. Era il centravanti titolare dell'Inghilterra ai mondiali del Cile. Su di lui misero gli occhi i club italiani, e diventò una figurina Panini: lo collezionammo con la maglia dell'Inter, del Toro, dell'Atalanta, del Cagliari. Emigrare gli costò la nazionale: Ramsey non apprezzava quelli che cercavano gloria altrove. E così, alla lunga, Pel di Carota diede  meno di quel che prometteva. Abbandonò questo mondo mentre giocava a pallone per beneficenza, e tanto vale a meritargli un pensiero e un ricordo.
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