13 ottobre

1973
Senza un gol, senza un saluto

C'è davvero poca gente all'Estádio da Luz, nonostante l'importanza della partita. Gli anni d'oro del Benfica sono passati, eppure la nazionale è ancora costruita sul blocco delle Águias, ed è possibile che vada l'anno prossimo ai mondiali: basterebbe battere oggi la Bulgaria e, il mese prossimo, l'Irlanda del Nord. Imprese tutt'altro che impossibili, soprattutto se lui fosse in vena. Lui, l'immenso Eusébio Da Silva Ferreira, è però agli sgoccioli di una fantastica carriera. Non è in vena e, anzi, dopo nemmeno mezz'ora è già costretto a uscire dal campo, con i suoi in vantaggio di un gol - segnato da un vecchio compare, il glorioso António Simões. E' forse proprio per questo, per l'uscita del totem, che i bulgari riescono a lasciare Lisbona imbattuti. In Germania ci andranno loro. E, per Eusébio, quei pochi minuti giocati oggi resteranno gli ultimi con la maglia del Portogallo. Un mesto, non programmato addio, privo di enfasi e di retorica, senza un gol e senza un saluto.
Tabellino


1976
George e Johan

Mah, è una cosa che non si trova. Inutile cercare. Dicono che George Best abbia detto che in quella partita, a un certo punto, anzi subito perché pare fossero trascorsi solo cinque minuti dal calcio d'inizio, dopo aver dribblato tutta l'Olanda, si accorse di averne dimenticato uno. Sì, avete capito chi. Torna indietro, vaga per il campo tenendo la palla incollata al piede, lo cerca, e quando finalmente riesce a individuarlo in mezzo a tutta quella gente vestita d'arancione (colore che abbaglia) lo punta, gli gira intorno e poi gli infligge l'umiliazione di un tunnel e infine, con disprezzo, butta via il pallone sussurrandogli qualcosa tipo: "sei il più grande, ma solo perché io mi occupo d'altro, non ho tempo per queste futili preminenze". Infatti, se l'episodio descritto corrisponde alla realtà, George non giocava a calcio. Andava semplicemente per la sua strada, d'altra parte a quell'epoca militava nel Fulham, e la compagnia di Bobby Moore non doveva essere particolarmente eccitante (vivere a Londra, invece, sì). Purtroppo non ci sono immagini che documentino l'episodio (o, se ci sono, non le abbiamo trovate).  Peccato. Possiamo solo dire che quella partita tra nordirlandesi e olandesi finì due a due (risultato sorprendente!), e che Cruyff fece il secondo gol dei suoi. 
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