Non sembrava un predestinato
Varsavia, Stadion Dziesięciolecia Manifestu Lipcowego. La partita è molto importante. Si potrebbe anzi aggiungere: decisiva. Ed è anche molto sentita, dalla gente di qui: Polonia-Germania, si può immaginare. In gioco, la qualificazione alla fase successiva del campionato d'Europa, quella a eliminazione diretta. Sono due nazionali forti, già lanciata quella teutonica, pronta al decollo quella polacca. Gadocha segna per primo, 'Der Bomber' risponde con una doppietta, e finisce tre a uno per i teudisci. In questa partita, Casimiro Górski mette tra i pali, per la prima volta, Jan Tomaszewski (foto). L'estremo del Legia non impressiona, e viene immediatamente accantonato. Ritornerà in squadra solo nella primavera del '73, ai tempi delle partite di qualificazione per la Coppa del mondo organizzata dai tedeschi, con la Polonia nello stesso girone degli inglesi.
Cineteca
1990
Vi diremo i nomi dei marcatori dopo la pubblicità
Sembra passato un secolo. Quelli erano 'bei tempi', si dice. Capitava spesso che le squadre italiane vincessero tutte le competizioni europee, gonfie com'erano di quattrini e (perciò) di campioni. E quindi la 'Supercoppa' dell'Uefa, con gare di andata e ritorno, vedeva non di rado affrontarsi le 'nostre' squadre. Nel dopo-mundial, a stagione già avviata, ecco un bel Sampdoria-Milan, c'è appunto quel trofeo in palio, una coppetta a voler essere sinceri. Gli stadi, in queste serate, non si riempivano mai, e anche l'audience in tivù lasciava a desiderare. La fase dell'overdose era appena iniziata, ma tant'è. Samp-Milan, Boskov e Sacchi, Vialli e Mancini (foto: no, Vialli non c'era), Van Basten e Gullit (no, Van Basten non c'era), e Marassi mezzo vuoto, o pieno a metà. Un bel pareggio (uno a uno), tutti contenti, a Milano l'incasso sarà migliore. Vi diremo i nomi dei marcatori dopo la pubblicità.