Il vizio del cartellino giallo
E' la partita che non si vide al mondiale del '74. Le due squadre più belle erano state Olanda e Polonia - ma i tedeschi furono più forti di entrambe. Oggi dirimono una questione interessante: chi procede sul cammino che porta alle finali del campionato d'Europa? Classifica alla mano, non c'è scampo. I terzi incomodi, gli italiani, sono inferiori, non segnano mai, praticamente risultano già esclusi. L'Arancia Meccanica 'sente' l'importanza della partita, è trascinata dall'Olimpico di Amsterdam verso un tre a zero senza alibi per i polacchi. Knobel - subentrato a Rinus Michels - si concede anche il lusso di sperimentare gente nuova, tanto ci sono i due 'catalani', Neeskens e Cruijff, a governare gioco e palloni. La gara, per quanto delicata, è sobria. L'arbitro (Károly Palotai, ungherese, nella foto) trascorre una giornata tranquilla. Estrae solo un cartellino: indovinate per chi ... Sì, avete indovinato.
Cineteca
1977
Il poker di Penna Bianca
Aveva raggiunto la piena maturità; il suo repertorio - fatto soprattutto di fisico, intelligenza, tempismo e precisione sui palloni alti - si era venuto arricchendo, la sua tecnica di base raffinando. Roberto Bettega si avviava ad essere uno degli attaccanti più forti e completi del mondo. I quattro palloni insaccati alla Finlandia, nel suo stadio, in un match per la qualificazione al mundial d'Argentina, portavano il suo score totale a tredici gol nelle dodici apparizioni in maglia azzurra. Una media strabiliante, che lo avrebbe condotto in breve a capeggiare la speciale classifica dei bomber nazionali. In Argentina giocherà grandi partite, l'intesa con Pablito era perfetta - che coppia di assi! Poi, la sfortuna ci mise del suo. Penna Bianca non invecchiò benissimo, subì parecchi infortuni, e in nazionale smise praticamente di essere decisivo. Le sue promesse furono mantenute solo a metà