15 gennaio

1950
Figurina storica

A Firenze si presenta la Juventus. Pari e patta, nemmeno un gol. Un rigore discutibile assegnato alla Fiorentina nel finale: sbagliato. Il solo gesto degno di nota diventa una figurina storica. Parola, nella difesa della Juventus, giganteggia. Un gesto che ai cronisti non poteva sfuggire: "In questo atleta intelligente e combattivo non sappiamo se ammirare più la perfezione della tecnica o la calma dei nervi. Ieri gli abbiamo visto fare una rovesciata a un metro dalla sua rete per cui si è guadagnato un irresistibile applauso a scena aperta" (Ciro Verratti). Un gesto che rimase impresso nella memoria collettiva, immagine di un'epoca. "Parola esegue la sua rovesciata per tutti gli umili e diseredati, disegna l'illusione con la sua acrobazia meditata; la sua rovesciata, in Italia, contende alla pizza napoletana il primato della popolarità" (Vladimiro Caminiti). 
Tabellino


1958
La resa di Belfast

Erano tempi in cui un calciatore irlandese che militasse in un club inglese, se era convocato in nazionale, partiva il giorno stesso della partita. La nebbia, tuttavia, impedì qualsiasi forma di traffico nel cielo del Regno Unito, quel 15 gennaio del 1958; e così, il grande portiere del Manchester United, Henry Gregg, vide la partita soltanto in televisione. L'Italia, invece, potè calare sul campo un bel poker d'assi (fra i quali due ex campioni del mondo 'naturalizzati', Schiaffino e Ghiggia: nel fotogramma la 'carta Ghiggia'). Nonostante ciò, non riuscì a strappare almeno un pareggio; una sconfitta (due a uno) che costava la partecipazione azzurra ai mondiali di Svezia. Ghiggia, anzi, si faceva espellere, lasciando la squadra in dieci mentre era avviata la rimonta. Gli irlandesi giocano tutti in club inglesi e scozzesi, hanno ritmo e tensione agonistica che l'italia non è in grado di reggere. Pagina nera.